Forse non tutti sanno che…a Dolo visse un altro famoso pittore vedutista: Federico Moja.
Nato a Milano il 20 ottobre 1802, da una famiglia di artisti, nel 1818 iniziò a frequentare l’Accademia di Brera, dove divenne uno dei migliori allievi di Giovanni Migliara ed entrò a far parte del gruppo di pittori detti «migliaristi».
Il Moja si ispirava alla tradizione settecentesca delle vedute paesaggistiche e degli interni in prospettiva di monasteri, chiese e luoghi di culto.
Fra il 1830 e il 1834 si recò a Parigi, dove arricchì il suo repertorio di vedute cittadine.
Le città che compaiono più frequentemente nei suoi lavori, oltre alla natia Milano, sono Torino, Pavia e Venezia.
Fra il 1840 e il 1842 collaborò ad alcuni disegni realizzati per l’edizione a dispense dei Promessi Sposi ricevendo l’approvazione di Alessandro Manzoni.
Dopo il suo soggiorno parigino si stabilì a Venezia, dove ottenne la cattedra di prospettiva presso l’Accademia delle Belle Arti, dal 1845 al 1875.
Nel 1855 decorò parte della sala della Giustizia all’interno di Palazzo Ducale a Venezia.
Dal 1875, abbandonato l’insegnamento, si ritirò a Dolo sulla riva destra del Brenta, dove continuò a dipingere vedute di Milano, Venezia e Parigi.
Si disse del Moja che fu anche un abile violinista e organizzava nella sua abitazione concerti di musica rossiniana.
Federico Moja morì a Dolo il 29 marzo 1885. Non è dato sapere se le sue spoglie si trovino sepolte presso il cimitero di Dolo o di Sambruson.
Una lapide a suo ricordo si trova posizionata sull’architrave d’ingresso della sua abitazione qui a Dolo, in via Rizzo, a pochi metri dall'abitazione di un altro celebre cittadino dolese, Frantisek Hruska.
“Questa casa abitò Moja cav Federico, professore di prospettiva all'Accademia di Belle Arti in Venezia, Milano 20 ottobre 1802, Dolo 29 marzo 1885, sua tomba”