Il miele di barena
Le barene sono terreni di tipo argilloso-sabbioso che caratterizzano alcune zone a ridosso della Laguna di Venezia; si tratta di aree salmastre che vengono sommerse quasi interamente durante le alte maree. Le barene si ricoprono di vegetazione formata in particolare da astro marino (Tripolium pannonicum), enula marina (Limbarda crithmoides), Salicornia veneta, e limonio (Limonium narbonense).
E’ dal limonio (Limonium vulgare), chiamato in dialetto ea fioreta de barena che si ricava questo miele dopo la sua fioritura, che avviene ad inizio estate. Gli alveari si trovano tra le barene oppure vengono portati sul luogo dagli apicoltori; quando il miele è maturo, i telaini vengono estratti dall’alveare e si procede con la smielatura e l’estrazione. Il prodotto viene filtrato, lasciato riposare per un mese e infine messo in barattoli di vetro.
Il miele di barena ha consistenza media ed un colore giallognolo molto opaco. E’ molto balsamico ed è leggermente salato poiché contiene molto iodio; si usa anche come dolcificante e si gusta sul pane.
Nonostante piccoli sforzi per continuare la produzione di miele di barena, oggi questa attività sta diventando sempre più difficile per diverse ragioni come la difficoltà di posizionare le arnie in questi luoghi e la costante riduzione e degradazione delle barene causata soprattutto dal moto ondoso. (Fonte: Fondazione Slow Food)
Il miele di barena è una delle eccellenze del nostro territorio. A poche decine di metri dal B&B Dimora Naviglio si trova uno dei produttori di questo miele particolare: la Casa del Miele di Gottardo. Il miele di barena viene inoltre utilizzato dal vicino Torronificio Scaldaferro per uno dei suoi prodotti di maggior successo: il mandorlato. E d'estate lo si può assaggiare nella sua versione più fresca: il gelato!
Anche l'apicoltura di Luca Semenzato a Dogaletto di Mira è uno dei produttori locali di questo ricercatissimo miele. Le sue api e le sue arnie vengono portate in barena nel periodo di maggiore fioritura del limonio, tra luglio e ottobre. A novembre il miele di barena è pronto per essere smielato e posto nei classici vasi. Lo si può trovare esclusivamente in questo periodo dell'anno (ottobre-dicembre) anche se la conservazione è parti a tre anni.
Nell'isola veneziana di Sant'Erasmo è invece obbligatoria una tappa dal produttore di un miele speciale: il Miele di Sant'Erasmo di Elio Mavaracchio. Lo trovate percorrendo la stretta via dei Forti in bicicletta. Le sue arnie non vengono spostate dal suo terreno, sono le api stesse che si spostano nel raggio di 4/5 km attorno all'isola nel lembi di laguna e di barena.
Anche a San Pietro di Stra, a qualche kilometro di distanza da noi, un altro apificio produce del miele di barena: L'Ape Agricola di Stefani Riccardo. Il dott. Stefani, che ha scritto una tesi di laurea sul miele di barena, porta le sue arnie nella zona della laguna sud tra Valli di Chioggia e Codevigo. E' in questo lembo di laguna che la fioritura del limonio resiste e le api trovano ancora rifugio e producono un pregevole miele. Quest'ultimo è stato insignito di vari premi per la sua qualità e purezza.
Ovviamente una selezione di questo miele particolare viene offerta ai nostri graditi ospiti per colazione.
Se vi piace la natura e andare in bicicletta, prenotate un weekend da noi: dopo averlo assaggiato a colazione vi porteremo in bici alla scoperta di questi luoghi e ad acquistarlo direttamente dal produttore!
Se invece volete acquistare il miele di barena on line scriveteci una mail. Verificheremo la disponibilità con uno dei produttori locali di questo pregiatissimo miele e ve lo spediremo direttamente a casa tramite corriere espresso.
Vogliamo chiudere con un appunto molto importante e curioso di storia. Infatti in una fattoria situata proprio nella nostra stessa via, nel corso del 1865 si stabilì un personaggio noto a pochi ma fondamentale per la produzione del miele: il sig. Frantisek Hruska, l'inventore dello smielatore.
Italy is especially well suited for beekeeping. I say especially, because I've got in front of my eyes the landscape from where the first Italian bees were exported to Germany.
— Franz Hruschka - Dolo, 1868
Per saperne di più sulla storia di questo scienziato vi rimandiamo a questa pagina.